Fioreria DIANA ROSE: La mia storia
Ciao e benvenuto nel mio racconto. Piacere di conoscerti.
La mia storia florovivaistica ha inizio più di 12 anni fa. Precedentemente lavoravo nel mondo dei supermercati. Seppur arrivata a coprire il ruolo di caporeparto, non mi sentivo bene con me stessa. Un’improvvisa decisione e per una ditta di giardinaggio iniziai il ruolo di garden design. Da lì cominciai a conoscere di più il mondo Green e me ne innamorai.
Seppur ho sempre sostenuto di non aver il pollice verde, la mia esperienza mi ha portato a riconsiderare questo aspetto, per tutti. Di lì a poco studiare le piante e tutto il mondo vegetale divenne un “gioco”. Esperta di piante d’interno soprattutto in vaso ed idroponica lavorai in diversi luoghi anche di spicco.
Le mie esperienze in diverse tipologie di eventi contano i palazzi della Regione Veneto, il Casinò di Venezia, l’Aeroporto Marco Polo, e molte ville e palazzi nella zona del Brenta o nel trevigiano. 5 anni fa la decisione di aprire un angolo verde tutto mio dopo esser stata licenziata per taglio del personale e per la difficoltà di trovare un posto lavorativo fisso.
Ho la fortuna di svolgere il lavoro che mi appassiona e mi dà gioia. Un augurio per tutti.
Perché chiamare “DIANA ROSE” la fioreria.
Un articolo letto di sfuggita spiegava come, mettere il proprio nome nell’insegna aiutasse i clienti a identificarti più facilmente. Inoltre, nel 2017 ricorreva l’anniversario della morte di Lady Diana e un ibridatore di rose diede il nome Rose Diana ad una sua creazione. Et voilà il nome era scritto.
Diana Rose, il nome inverso è marchio registrato.
Cambio look
Dopo 5 anni, ma soprattutto dopo questo ultimo periodo passato tra le varie problematiche mondiali e commerciali ho deciso di dare un nuovo stile al mio chiosco /negozio.
È stato bello progettare e poi realizzare un “nuovo” negozio. Dalle dipinture alla ricerca di un nuovo mobilio. La palette è stata molto importante come l’aiuto di una progettazione e di una manovalanza con buona volontà e dopo qualche giorno di fatiche il risultato è stato strepitoso. Tutto pronto per la nuova riapertura.
Grazie a Monica Tonolo e un ragazzo volonteroso e intuitivo che non vuol esser nominato ma sicuramente ingegnoso.